02 febbraio - 03 marzo 2018 CSA Farm Gallery
Sono trascorsi 38 anni dal primo incontro con Delfina Camurati.
Ricordo di aver visto il suo lavoro, per la prima volta, in una galleria di Torino, ricordo di aver preso il cartoncino di invito e di averlo messo in tasca.
Avevo 25 anni.
Molti altri anni sono passati da quel momento ed ora ho la possibilità di presentare il suo lavoro nel mio spazio espositivo.
Janus scriveva, in quegli anni:
"Delfina Camurati è un'artista intelligente e sicuramente la sua strada sarà ancora molto lunga e molto proficua".
Aveva ragione.
Ha veramente percorso molta strada la sua personale ricerca, attraversando spazi di architettura mentale, stanze intime, luoghi del pensiero assoluto.
Il suo essere profondo si illumina davanti a presenze immobili come le "montagne in volo", indicatori di direzione verso il Risveglio o si immerge in "un cielo che cade a pezzi" i cui frammenti creano nuove vite di infinita bellezza in un viaggio senza fine o ancora si sofferma ad ascoltare il suono del sole che parla alla nostra anima.
Nelle sue opere il tempo è senza tempo, è ora e milioni di anni fa, è ora e fra due secoli, fusi nella contemporaneità.
Delfina Camurati crea immagini tangibili, mondi intimi ma reali, pensieri atavici prendono forma nelle sue creazioni ed il suo essere meditativo sfiora, accarezza, raggiunge uno stato di "divina coscienza".
Lì non esiste più né il corpo né la mente, ma è il luogo dove è radicata ogni cosa nell'Universo.
In fondo, la meditazione è la più alta forma di attività.
Marcello Corazzini
"C'è qualcosa di grandioso in questa idea della vita,
con le sue infinite potenzialità, originariamente infuse dal
creatore in pochissime o in una forma e mentre questo
pianeta ha continuato a roteare seguendo le immutabili
leggi di gravità, da un inizio così semplice infinite forme,
sempre più belle e meravigliose, si sono evolute e tutt'ora
si evolvono".
Charles Darwin